La straordinaria capacità dell'autore svedese di creare immagini con tutti i mezzi disponibili e contro tutte le convenzioni, ci pone nella più integra predisposizione alla lettura dell'arte contemporanea, in quanto ci permette di sostare davanti un'opera dall'inconsistente sapore narrativo e, proprio per questo, dall'eccezionale potenza visuale, di pieni e di vuoti, di pesi, di equilibri e di squilibri.
Quando descrive il suo lavoro, EKTA sottolinea l'importanza del fallimento come un modo per andare avanti e sfidare tutte le strutture consolidate. Questa natura sovversiva del suo lavoro, emerge sia nel suo processo e nell'uso dei materiali che nel suo immaginario, che vanno dalla pura astrazione alla combinazione di elementi formali con elementi figurativi. Questo approccio permette donano eternità alle sue opere, finanche quelle nello spazio pubblico. Proprio in questo caso a Catanzaro, l'opera ha subìto successive modifiche dovute ai lavori dei proprietari dell'immobile e alle firme di writers locali: interventi spontanei e imprevedibili che hanno reso l'opera d'arte ancor più attuale, perché sempre viva e mai statica.