Largo Prigioni è un luogo incantevole: un piccolo distretto di case basse, vicoli, archetti e fichi d'india, uno spazio contenuto accessibile solo da un passaggio pedonale. L'impossibilità di raggiungerlo con le automobili permette di godere dello spettacolo architettonico in tutta la sua interezza, suggerendo un'esplorazione lenta e un utilizzo totale dello spazio pubblico.
L'opera di 3ttman si inserisce in questo contesto urbano, esattamente all'uscita dei tunnel scavati durante il Medioevo al di sotto del castello, oggi Complesso Monumentale del San Giovanni, che si impone con le sue mura e la torre merlata nel paesaggio visivo di largo Prigioni. L'artista ha creato un effetto trompe l'œil, contrastando l'estetica dal sapore antico del cemento inciso con un immaginario visivo estremamente riconoscibile e contemporaneo, creando così una sensazione di confusione nei visitatori.
L'uscita di emergenza storica di Catanzaro, utilizzata un millennio fa per scappare in caso di attacco, viene oggi messa a confronto con l'emigrazione che la città - e più in generale il Sud Italia - subisce annualmente alla ricerca del mito di un altrove che sa di futuro. Una soluzione che pare scontata, ma che in poco tempo ti riporta in un mondo che scopri sempre più piccolo e al contempo distante dall'unico posto che senti di chiamare casa.